Gli animali feroci significano persone sensualmente eccitate, e inoltre persone cattive, passioni.
Introduzione alla psicoanalisi (in Opere VIII)

Il senso di felicità derivante dal soddisfacimento di un moto pulsionale selvaggio, che l'Io non controlla in alcun modo, è incomparabilmente più intenso di quello che si ottiene saziando una pulsione addomesticata.
Il disagio della civiltà (in Opere X)

A proposito dell'eterna disputa tra amore e desiderio di morte: ricordate la commovente accusa del grande poeta contro le "potenze celesti"?
<<Voi ci sospingete nella vita,
Voi fate il misero divenire colpevole,
Poi alla sua pena lo lasciate,
Perché ogni colpa s'espia sulla terra.>>
E ci sia consentito trarre un sospiro di sollievo vedendo che a singoli uomini è dato ricavare senza una vera fatica dal vortice dei propri sentimenti le più profonde intuizioni, mentre a noialtri non resta che farci strada a tastoni, senza posa, in tormentosa incertezza, verso le medesime verità.
Il disagio della civiltà (in Opere X)

Nessuno dovrà stupirsi del carattere soggettivo e della parte che alla mia persona è assegnata nei contributi che mi accingo a fornire sulla storia del movimento psicoanalitico. La psicoanalisi è infatti una mia creatura.
Per la storia del movimento psicoanalitico (in Opere VII)

Mia amata fanciulla, tu conosci la chiave della mia vita, sai che posso lavorare solo se spronato da grandi speranza, per cose che mi riempiono.
(…) Sono molto ostinato e temerario, ho bisogno di grandi stimoli;
ho fatto una quantità di cose che tutte le persone riflessive avrebbero giudicato molto irragionevoli: per esempio, pur essendo poverissimo, darmi alla scienza, poi, sempre essendo poverissimo, irretire una povera fanciulla;
bisogna che continui a vivere nello stesso stile: osare molto, sperare molto, lavorare molto.
(…) Ormai sono perduto per la banale riflessività borghese.
Io seguo il mio impulso.
Lettera alla fidanzata (del 19 giugno 1884)

Sono un uomo che non può vivere senza una mania, una passione divorante,
senza un tiranno, per dirla con Schiller, e questo è diventato tale per me.
Nel servirlo non conosco limiti. È la psicologia.
(…) Nelle ultime settimane ho dedicato ogni minuto libero a questo lavoro;
ho impiegato le ore notturne, dalle undici alle due, intento a fantasticare, interpretare e congetturare.
Lettera a Wilhelm Fliess (del 25 maggio 1895)