Mio padre Sigmund Freud
"Martin
inizia il suo racconto con l'annotazione su cosa significhi essere figlio
di un genio; quindi espone sommariamente la storia dei suoi genitori e
delle loro rispettive famiglie (capitlo I). Passa quindi a narrare l'infanzia
di Sigmund Freud, il passaggio da Freiberg a Vienna, prima nel quartiere
di Leopoldstadt poi in Berggasse 19; quindi la carriera scientifica, il
matrimonio con Martha, il breve servizio militare, Martin e il "beduino"
dell'incendio, le passeggiate e la storiella del servizio da caffč della
"nonna del diavolo".
Nel capitolo III possiamo conoscere la vita dei sei bambini (tre figli
e tre figlie) di casa Freud, la loro educazione, la storielle sull'imperatore
Franz Joseph, le passeggiate con la bambinaia, Martin a scuola, i pranzi
in casa Freud, le lezioni di inglese, l'ospite e l'Iliade, l'odio di Freud
per il telefono, il pattinaggio, Martin e l'onore ferito, la "cura" di
papā, come un "guardiacaccia che libera un piccolo animale, impigliato
nella rete di un bracconiere".
La comitiva Freud parte per le vacanze, (capitolo IV e V): Lovrana (1895),
ad Altaussee (1896-1898) con le prime arrampicate, il rito della raccolta
dei porcini e la grande inondazione di Aussee, a Berchtesgaden (1899)
con l'Imperatrice e i figli di Guglielmo II, e nel 1900 al Bellevue. Capitolo
VI, le vacanze a Reichenhall: la pesca sul laghetto e l'episodio degli
insulti di un gruppetto di turisti antisemiti a Thumsee. Le "raccomandazioni"
per la nomina, nel 1902, di Freud a professore ordinario (capitolo VII).
La vita a Königsee (capitolo VIII-IX-X), i bagni "curiosi" di Martin nel
lago, i Martel e le storie di naufragi, l'avventura a lieto fine dello
zio Alexander, la caduta "fortunata" di papā da una roccia, la gita sull'alpeggio,
il banchetto sulla "roccia della delusione", la penisola di St. Bartholomä,
la scenetta poco simpatica al Biergarten e il commento di una signora:
"I suoi bambini sembrano cosė italiani!"
Gli anni del ginnasio (capitolo XI), l'odio di Freud per le biciclette
(capitolo XII), l'immancabile incidente in bicicletta di Martin e gli
ospiti illustri di Berggasse 19. Nel 1906 vacanze a Lavarone (capitolo
XIII-XIV-XV-XVI): il cavaliere di Padova e la sua Fiat, le prime cotte
di Mathilde e di Martin, il banchetto di un importante principe, forse
Franz Ferdinand, ucciso nel 1914 a Sarajevo, l'esperimento di volo di
un aerostato militare, la gita di Martin e il padre a Caldonazzo, Trento,
Cadine, monte Gazza (con lo svenimento di Freud), Terlago, Mezzolombardo,
Fai, Andalo, Molveno. Da Lavarone al lago di Garda (capitolo XVII), lo
spostamento in carrozza a Riva "abbiamo potuto ammirare ancora una volta
l'abilitā di papā nel nuoto: con le sue spalle robuste e la grigia barba
somigliava a Nettuno." La gita a Sirmione, il "pessimo" pasto in barca,
l'avventura di Martin, Ernst e Anna sul lago, da Riva a Limone, Malcesine
e ritorno con scampato naufragio e altro. Nel 1909 l'estate trascorre
ad Ammerwald (capitolo XVIII-XIX); il mancato salvataggio alla "testa
d'avvoltoio", la gita e le prime corse automobilistiche, il galā in onore
dell'Imperatore, il raduno dei cacciatori d'alta societā.
Nel 1914 finisce l'etā dell'oro (capitolo XX), gita di Martin sull'Adamello
e la morte di un amico sul Cristallo. La scelta della professione per
i figli di Freud (capitolo XXI), la ricerca di Martin di un "maestro",
i primi scontri all'Universitā, il gruppo studentesco sionista Kadimah.
Capitolo XXII-XXIII: Martin va al servizio militare; l'ispezione dell'Imperatore,
l'incidente durante un'esercitazione a cavallo. L'incidente sciistico
sullo Scheeberg (capitolo XXIV) mette fine alla carriera di artigliere
di Martin; lo studio per laurearsi in legge. Martin alla prima guerra
mondiale (capitolo XXV), in Polonia, nel 1915, entra da liberatore in
Lublino, realizzando un suo sogno d'infanzia. Martin prigioniero in Italia
(capitolo XXVI) e finalmente liberato, nel 1919; la crisi inflazionistica
in Austria, la comparsa della malattia di Sigmund Freud, 1923, i mesi
di Grinzing, i cani di casa Freud. Jofi e Wolf, il piccolo Walter e la
sua fuga.. in camioncino. Capitolo XXVII: 1927 e 1934 l'Austria alle prese
con due guerre civili.
Capitolo XXVIII: Martin diventa responsabile e poi direttore del Verlag,
la casa editrice psicoanalitica; l' "astrologo psicoanalista" e lo scherzo
di Martin; Marie Bonaparte e sua "altezza" Martin. Capitolo XXIX: "finis
Austriae" e l'occupazione nazista di Vienna; Martin in balėa di una banda
di razziatori e confisca dei passaporti e di una grossa somma di denaro
anche in Berggasse 19; il 22 marzo i nazisti tornano in Berggasse 19,
Anna viene arrestata e torna solo alle sette di sera. Capitolo XXX: le
ultime tristi settimane a Vienna, Martin č costretto a partire per Parigi
(poi Londra), cosė lo zio Alexander, la sorella Mathilde (con il marito),
mentre le sorelle di Freud non riescono a lasciare Vienna e moriranno
poi in campo di concentramento. Il 4 giugno 1938 Sigmund Freud, sua moglie
Martha, la figlia Anna (e il cane), possono partire per Parigi e poi raggiungere
Londra dove il fondatore della psicoanalisi potrā morire in libertā (il
23 settembre 1939)."
dalla Premessa di F. Marchioro
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