Gli amanti che passano la vita insieme non sanno dire che cosa vogliono l'uno dall'altro. Non si può certo credere che solo per il commercio dei piaceri carnali essi provano una passione così ardente a essere insieme. È allora evidente che l'anima di ciascuno vuole altra cosa che non è capace di [d] dire, e perciò la esprime con vaghi presagi, come divinando da un fondo enigmatico e buio.
Simposio, 192 c-d

La follia dal dio proveniente è assai più bella della saggezza d'origine umana.
Fedro, 244 a

Quanto alla divina [b] follia ne abbiamo distinte quattro forme a ciascuna delle quali è preposta una divinità: Apollo per la follia profetica, Dioniso per la follia iniziatica, le Muse per la follia poetica, mentre per la quarta, la più eccelsa, è sotto l'influsso di Afrodite e di Amore.
Fedro, 265 b

Amore è un demone possente [e]che sta tra i mortali e gli immortali.
Simposio, 202 d-e

In mezzo tra l'uno e l'altro mondo, Eros colma l'immenso vuoto che separa i due mondi; e l'universo per tal modo risulta un'unità complessa e coerente.
Simposio202 e

[b] In occasione della nascita di Afrodite gli dèi fecero banchetto e, come è costume nelle feste, venne a mendicare Penia. Quando Poros, ebbro di nettare, entrò nel giardino di Zeus e, appesantito, si pose a dormire, Penia si stese al suo fianco e divenne gravida di [c] Eros.
Simposio, 203 b-c

Eros porta fuori quel fondo ascoso di cui ciascuno è gravido, ponendo fine alle doglie.
Simposio, 202 d-e

Noi fummo interi; al desiderio dell'antica unità e alla sua ricerca diamo il nome di Eros.
Simposio, 192 e - 193 a

Amore, fra gli dèi l'amico degli uomini [d], il medico, colui che riconduce all'antica condizione. Cercando di far ciò che è due, Amore cerca rimedicare l'umana natura.
Simposio, 189 c-d